fondo
Estremi cronologici: 1806 - 1860, Con docc. in copia dal sec. XII e in originale fino al 1865
Consistenza: 1493 unità: bb. 1454, regg. 39
Storia archivistica: Non è stato possibile stabilire la data esatta del versamento del fondo all'allora Archivio provinciale poiché le relazioni presenti in Archivio di Stato non ne fanno cenno. Dal resoconto datato 5 marzo 1860 dell'archivista del tempo, Michele Albanese, risultava che il fondo non era ancora pervenuto, ma che il suo versamento era già stato predisposto. Risale al 1898 una relazione di Antonio Tripepi, archivista, il quale registrava la presenza del materiale dell'Intendenza di Basilicata, in stato di disordine, e ne rilevava una precaria condizione di conservazione. Successivamente, anche l'archivista Gaetano Scarlata, nella sua pubblicazione "L'Archivio di Stato per le province di Basilicata", segnalava lo stato di abbandono della documentazione giacente, in parte, nei locali umidi del pianterreno dell'Archivio. Il 22 aprile 1940 il ministro dell'Interno incaricava l'allora direttore dell'Archivio di Stato di Caltanissetta, Vincenzo Annibale, di recarsi a Potenza e di provvedere al trasferimento del fondo in nuovi locali. Al termine dell'incarico Annibale, in una relazione datata 18 giugno 1941, presentava ancora una situazione di grave stato di degrado delle carte dell'Intendenza. Il suo intervento si limitava esclusivamente a porre in essere misure cautelative nel corso delle operazioni di trasferimento del materiale archivistico dall'Archivio provinciale alla Sezione di Archivio di Stato, apponendo ai fasci una numerazione progressiva per evitare che durante il trasporto si verificasse una confusione maggiore di quella già in atto. Il fondo presentava diversi criteri di ordinamento riconducibili a quattro periodizzazioni. Per il periodo francese (1806-1814) gli atti risultavano organizzati per materie: amministrazione civile, finanziaria ed alta polizia. Tale criterio si rilevava anche per la documentazione successiva sino al 1822 circa. Per i documenti prodotti dal 1823 al 1839 era in uso, probabilmente, un quadro di classificazione, non ritrovato, poiché si evidenziava una suddivisione delle competenze più ampia e particolareggiata coincidente anche con un'organizzazione dell'Intendenza per "uffizi". Nel 1840 l'adozione di un nuovo regolamento determinò un cambiamento nel sistema di classificazione degli atti. Esso prevedeva la suddivisione della Segreteria dell'Intendenza in cinque uffici a loro volta articolati in due o tre "carichi" o affari specifici. In vigore sino al 1850 tale sistema subì, tuttavia, da quanto evidenziavano gli atti, degli "adattamenti" nella classificazione. Con l'applicazione del Regolamento promulgato con r.d. del 7 aprile 1851 l'Intendenza venne organizzata in quattro uffici anziché cinque come in precedenza. Tale assetto determinò un nuovo cambiamento del quadro di classificazione sino ad allora adottato che rimase valido sino alla fine del governo borbonico. Ancora nel 1947 il fondo risultava collocato nei locali della nuova sede privo di strumenti di ricerca. Nel 1951, l'allora direttore dell'Istituto, Renato Perrella, provvide al riordinamento del fondo ed alla redazione dell'inventario.
Descrizione: Il fondo si articola in quattro sezioni corrispondenti alle attribuzioni assegnate ai quattro uffici nei quali venne ridefinita l'organizzazione dell'Intendenza in base al Regolamento promulgato con r.d. del 7 aprile 1851: Segretariato generale, giustizia e polizia, guerra e marina; Amministrazione provinciale e lavori pubblici; Amministrazioni comunali; Amministrazioni speciali. Sono presenti, inoltre, le sezioni: Consiglio di Intendenza di Basilicata e Atti concernenti la vendita di beni dello Stato affidati all'Intendente dalla legge 4 maggio 1810.
Ordinamento: Il fondo presentava diversi criteri di ordinamento riconducibili, in linea di massima, a quattro periodizzazioni. Molti fascicoli, rilegati dal personale dell'Intendenza, accorpavano documenti riferibili a due o più periodi. In pratica gli uffici avevano riunito gli atti trasferendoli, secondo l'oggetto, nelle classificazioni succedutesi nel tempo. Risultando impossibile recuperare la classificazione originale del fondo e scindere i fascicoli cuciti e rilegati, il riordinamento effettuato da Renato Perrella ha previsto, per l'intero fondo, l'applicazione dei criteri dettati dal regolamento promulgato con r.d. del 7 aprile 1851, valido sino alla fine del governo borbonico.
Strumenti di ricerca:La documentazione è stata prodotta da:La documentazione è conservata da:Bibliografia:- G. LANDI, Istituzioni di diritto pubblico del Regno delle Due Sicilie (1815-1861), Milano, Dott. A. Giuffrè Editore, 1977
- R. PERRELLA, Il riordinamento dell'Intendenza di Basilicata (1806-1860) presso l'Archivio di Stato di Potenza, in Notizie degli Archivi di Stato, XI, 1951, 100-161
Redazione e revisione:- Bozza Annunziata, 2019/03/25, rielaborazione
- Rofrano Lucio, 2012-02-09, revisione