SIAS

Sistema informativo degli Archivi di Stato

Tavole di Biccherna

collezione / raccolta

Estremi cronologici: 1258 - sec. XVIII

Consistenza: 111 unità: tavole 105, copia 1, imitazioni 5

Storia archivistica: Le prime tavole di Biccherna arrivarono in Archivio di Stato di Siena al momento della sua istituzione, insieme ai registri di cui costituivano la copertina; si trattava di un nucleo molto ristretto, che è andato incrementandosi a partire dal 1867 quando Luciano Banchi, sostenuto da Francesco Bonaini, riuscì ad ottenere dal Comune e dal Consiglio provinciale di Siena che pervenissero in Istituto anche le tavole staccate dai registri o nate come quadri, che ornavano le pareti degli uffici comunali, e l'altro importante nucleo conservato presso l'Accademia di belle arti di Siena. Lo stesso anno il conte Niccolò Piccolomini depositò undici Biccherne, che facevano parte del patrimonio della propria famiglia.
La collezione di tutte le copertine di registri dipinte, commissionate dalla Biccherna e dalla Gabella, fu esposta al pubblico già dal 1868 e ancora oggi è possibile ammirarla nelle sale del museo dell'Archivio di Stato di Siena; purtroppo molte opere sono andate perdute, mentre ventisette tavole sono all'estero, conservate presso vari musei o in collezioni private. Delle tavole provenienti da altri uffici è stata invece effettuata una selezione, cosicché molte copertine dipinte non sono in mostra, ma nei fondi di appartenenza, ancora unite ai registri.
Si segnala che nel fondo Manoscritti si conserva un testo redatto da Tommaso Mocenni, copia di stemmi e iscrizioni presenti nelle tavolette che servirono come coperte dei libri del Magistrato di Biccherna, 1724 (Archivio di Stato di Siena, Manoscritti, D 10).

Descrizione: Le tavole di Biccherna erano inizialmente le copertine dei registri di amministrazione della più importante ed antica magistratura finanziaria del Comune di Siena, la Biccherna. Su di esse gli ufficiali di Biccherna dal 1257 cominciarono a far realizzare delle pitture. Le tavole in seguito furono commissionate anche da altre magistrature del Comune di Siena come la Gabella, il Concistoro, la Camera del Comune, l'amministrazione dei Casseri e delle Fortezze, nonché da diversi enti cittadini, l'Ospedale Santa Maria della Scala, l'Opera Metropolitana, la Compagnia di San Giovanni Battista della Morte.
A partire dalla seconda metà del XV secolo non furono più realizzate copertine, ma veri e propri quadri, commissionati spesso ai massimi artisti senesi come Ambrogio Lorenzetti, Paolo di Giovanni Fei, Giovanni di Paolo, Sano di Pietro, Francesco di Giorgio, Francesco Vanni, Ventura Salimbeni, Francesco Rustici detto "il Rustichino".

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Bibliografia:
  • M. A. CEPPARI - M. R. DE GRAMATICA - P. TURRINI - C. ZARRILLI, Archivio di Stato di Siena. Museo delle Biccherne (Collana Archivi Italiani-MIBACT, Direzione Generale per gli Archivi), Viterbo, BetaGamma, 2008
  • A. TOMEI, Le Biccherne di Siena. Arte e finanza all'alba dell'economia moderna, catalogo della mostra (Roma-Palazzo del Quirinale 1 marzo 2002-13 aprile 2002, Washington-The Corcoran Gallery or Art 1 agosto 2002-14 ottobre 2002, Siena-Complesso Museale Santa Maria della Scala 7 dicembre 2002-1 giugno 2003), Roma, Eurografica, 2002
  • MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENIALI, UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI, Le Biccherne. Tavole dipinte delle magistrature senesi (secc. XIII-XVIII), a cura di L. BORGIA, E. CARLI, M. A. CEPPARI, U. MORANDI, P. SINIBALDI, C. ZARRILLI, Roma 1984
  • ARCHIVIO DI STATO DI SIENA, Archivio della Biccherna del comune di Siena. Inventario, Roma 1953 (Ministero dell'Interno. Pubblicazioni degli Archivi di Stato, XII) (Archivio della Biccherna del Comune di Siena. Inventario a stampa - Pubblicato nel sito della Direzione generale archivi.)

Redazione e revisione:
  • Fabbrini Marta, 2018-02-13, revisione
  • SIAS, 2005-12-01, prima redazione in SIAS