Via La Farina, 293 ang. via Avellino, 1
98100 Messina (Messina)
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Sito web istituzionaleL'Archivio di Stato di Messina venne istituito come Archivio provinciale con la legge organica sugli archivi del 1 agosto 1843 n. 8309 e cominciò di fatto a funzionare il 31 luglio 1854. Con R.D. 22 settembre 1932 n. 1391 divenne Archivio provinciale di Stato, per cambiare in Sezione di Archivio di Stato con la legge 22 dicembre 1939 n. 2006. L'attuale denominazione di Archivio di Stato viene assunta con il D.P.R. 30 settembre 1963 n. 1409.
Fin dalla prima metà del secolo XVII «le pubbliche e le private scritture, strumenti e memorie antiche e moderne, gli archivi della Corte stratigotiale e della città insieme» erano conservate in varie stanze del palazzo del Senato di Messina, che sorgeva nella piazza del Duomo. L'Archivio municipale si conservava, invece, in una stanza a piano terra ai piedi della torre del campanile del Duomo. Nel 1679, in seguito alla rivolta contro il governo spagnolo, per ordine del viceré Francesco Benavides, l'archivio fu trasportato in Spagna perché in esso si conservavano i privilegi con cui erano state concesse a Messina le prerogative e le franchigie di cui aveva fino ad allora goduto. Inoltre, a partire dal 1673, aveva cominciato a funzionare a Messina uno speciale archivio per la conservazione degli atti notarili: in tale anno, infatti, il Senato di Messina aveva adottato ad archivio due stanze del palazzo senatorio e rivolto istanza al viceré perché ordinasse che in esso fossero depositati da coloro che ne erano in possesso gli atti dei notai defunti. Da questo archivio notarile, che fu uno dei primi del genere istituito in Italia, tra il 1895 e il 1896 furono versati circa 35000 volumi degli anni 1400-1840 all'Archivio provinciale di Stato, che già dal 1854 riceveva versamenti di documenti da parte di uffici e magistrature soppressi o ancora in funzione.
[espandi/riduci]Il terremoto del 1908 non causò gravi danni al patrimonio documentario, pertanto il recupero dei fondi archivistici fu pressoché integrale. La loro distruzione si verificò, invece, il 25 maggio 1943, quando il deposito più grande dell'Archivio fu colpito da spezzoni incendiari durante una incursione aerea. Le fiamme che ne seguirono distrussero circa 100.000 pezzi, compromettendo in maniera grave e irrimediabile il patrimonio custodito, cosicché oggi l'Istituto possiede molti fondi lacunosi e frammentari. Fra gli altri, andarono distrutti gli archivi del Consolato del mare e dell'Intendenza borbonica e circa 35.000 volumi notarili.
Dal 1961 al 2010, anno in cui avviene il trasferimento nell'attuale sede di via La Farina 293, l'Archivio era collocato in via XXIV Maggio n. 18.
Attualmente l’Istituto conserva circa 6,5 km lineari di documentazione, che costituisce una fonte di primaria importanza per la storia della città e della provincia messinese dal XIII secolo fino ai giorni nostri.
Il patrimonio archivistico custodito comprende le carte prodotte dalle istituzioni politiche, amministrative e giudiziarie preunitarie e da quelle statali post-unitarie comprese nel territorio della provincia, nonché archivi di enti pubblici, di famiglie (tra cui Arenaprimo, Avarna, Cirino e La Rocca), di persone, di associazioni e di altri organismi privati che rivestono o hanno rivestito un interesse storico particolarmente importante.
Tra i fondi maggiormente consultati si segnalano: Atti notarili, Corporazioni religiose soppresse, Genio civile, Prefettura, Stato civile e Ufficio di leva. Di particolare interesse storico sono, inoltre, il Fondo pergamenaceo e l’archivio della Curia stratigoziale, magistratura unica in tutta Italia. L’Istituto dispone, inoltre, di una ricca biblioteca di circa 10.000 volumi di interesse sia locale che generale.
Orario di apertura al pubblico:lunedì, mercoledì e venerdì: 8.00-14.00;
martedì e giovedì: 8.00-14.00/14.30-17.00.
Servizi al pubblico:Il personale dell'Archivio di Stato di Messina è a disposizione dell'utenza durante tutto l'orario di apertura al pubblico. Si può contattare l'Ufficio relazione con il pubblico per chiedere informazioni su:
- percorso per raggiungere la sede dell'Istituto;
- procedure e modalità di accesso ai servizi;
- fondi archivistici e documenti conservati;
- patrimonio librario conservato;
- eventi culturali in corso o in prossima programmazione.
Si effettuano, inoltre, ricerche per corrispondenza.
Nell’ambito dell'attività di promozione e valorizzazione del proprio patrimonio, l’Istituto allestisce mostre documentarie, organizza convegni e visite guidate.
Complessi archivistici:
Bibliografia:- Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Archivio di Stato di Messina, a cura di Maria Intersimone Alibrandi, in Guida generale degli Archivi di Stato italiani, vol. II, F-M, Roma 1983, 864-890
Redazione e revisione:- Orlando Pasquale, 2005-03-16, prima redazione in SIAS
- Trovato Agostina, 2021-12-20, revisione