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Sito web istituzionaleIl 29 aprile 1967 fu istituita la Sezione di Archivio di Stato di Biella, dipendente dall’Archivio di Stato di Vercelli. La Sezione dava corpo al progetto di “archivio del Biellese” pensato da Quintino Sella a fine Ottocento, poi ripreso dal commissario prefettizio Ferrerati negli anni Trenta del 1900 e mai realizzato. All’atto della consegna dei locali di palazzo Dal Pozzo della Cisterna, dove fino ad allora aveva avuto sede, l’Archivio notarile effettuò il versamento del primo nucleo di documenti. Seguirono subito altre acquisizioni. Due in particolare furono i filoni curati in aggiunta a quello istituzionale degli archivi statali: gli archivi comunali (negli anni Ottanta anche la città di Biella ha affidato in deposito il proprio archivio storico) e i pregevoli archivi di antiche famiglie, per la maggior parte acquistati. Purtroppo in alcuni casi si arrivò tardi: nulla si è salvato delle carte dell’antica provincia di Biella che nel 1927 figuravano conservate nel salone delle Tarsie a Vercelli: presumibilmente furono distrutte nell’immediato dopoguerra. Negli anni Sessanta del 1900 andò invece persa parte importante delle carte giudiziali (Prefettura di Biella e Preture) in seguito a scarti abusivi.
[espandi/riduci]Questo non ha impedito all’Istituto di accentrare la maggior parte della memoria storica del Biellese giungendo alla attuale consistenza di circa 5500 ml di fonti cartacee, pergamene, mappe e disegni, cartoline e fotografie, datati a partire dall’anno 1082 fin quasi ai giorni nostri. Al suo interno si è costituito il Centro studi cavaliere Pietro Torrione sorto grazie alla liberalità della famiglia che ha donato archivi, biblioteca, arredi e oggetti d’arte.
In seguito a versamenti, acquisti, ma soprattutto donazioni, l’Archivio possiede anche una biblioteca interna di supporto alla ricerca con testi moderni, raccolte di opuscoli, periodici, codici, cinquecentine ed edizioni di pregio.
Primo direttore è stato Giovanni Praticò cui subentrò nel dicembre 1968 Antonio Castellari. Dal maggio 1969 all’aprile 1998 diresse l’ufficio Maurizio Cassetti.
Divenuta Biella provincia, l’Archivio acquistò autonomia il 24 maggio 1997. L’anno successivo la direzione fu affidata a Graziana Bolengo.
La prima sede fu in palazzo Dal Pozzo della Cisterna in Biella Piazzo. Da qui si traslocò, nella primavera del 1998, occupando la nuova sede posta sul lato nord del Chiostro di San Sebastiano.
Nell’attesa che la nuova sede venisse ultimata, l’Istituto ha avuto a disposizione, per poco più di venti anni, una sede sussidiaria nella zona industriale, verso Occhieppo Inferiore.
La nuova sede dell’Archivio di Stato di Biella è stata progettata negli anni Ottanta sul lato nord del complesso rinascimentale di San Sebastiano, nel centro della città. Chiesa e convento sorsero nei primi anni del 1500 per volontà di Sebastiano Ferrero e dei suoi fratelli che chiamarono a Biella i canonici vercellesi della congregazione lateranense donando loro case e un terreno in regione Ghiara perché vi si potessero stabilire. Il complesso architettonico sorto ai piedi del palazzo nobiliare, costituisce per impianto architettonico e ricchezza decorativa un esempio unico nel panorama del primo rinascimento piemontese, richiamandosi a modelli progettuali di area lombarda. Sul finire del ‘700 parti del convento vennero adibite ad uso delle truppe acquartierate e, nel 1798, con la soppressione degli ordini religiosi la destinazione d’uso subì un mutamento radicale. L’architetto Nicola Martiniano Tarino fu incaricato di recuperare il chiostro adattandolo a Deposito di mendicità per il Dipartimento della Sesia; l’operazione non andò a buon fine e i locali furono nuovamente adibiti a caserma. Nel 1861 la città di Biella acquistò il complesso dandogli nuove e diverse destinazioni: mentre la basilica custodita dai frati francescani manteneva in parte il proprio decoro, l’attiguo chiostro decadeva fino alla rovina. Negli anni 80 del 1900, per volontà dell’amministrazione comunale, il complesso è stato sottoposto ad una poderosa opera di restauro: oggi ospita il Museo del Territorio Biellese. In questo contesto si inserisce il progetto della nuova sede dell’Archivio di Stato che così si collega anche fisicamente all’attiguo museo. Con nuova forma architettonica è stata ricostruita in superficie, sul sito di edifici demoliti negli anni Sessanta, la palazzina che ospita gli spazi aperti al pubblico e gli uffici, mentre i depositi sono realizzati su due piani interrati. Negli anni Novanta è stato realizzato un primo lotto di lavori che ha permesso il trasferimento da palazzo Cisterna ormai divenuto inagibile.
Non risultando sufficiente a contenere tutto il patrimonio conservato, si era dovuti ricorrere ad una sede sussidiaria, collocata in zona periferica.
I lavori di completamento dei depositi sotterranei della sede principale, completati nel 2019, hanno di nuovo messo a disposizione lo spazio necessario per permettere di riunire tutto il patrimonio documentario in un unico luogo.
Orario di apertura al pubblico:lunedì - venerdì ore 8.30 - 15.30
Servizi al pubblico:Il prelievo del materiale non prenotato è effettuato dalle ore 9.00 alle ore 14.45.
Complessi archivistici:
Bibliografia:- Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Archivio di Stato di Vercelli, Sezione di Biella, a cura di Maurizio Cassetti, in Guida generale degli Archivi di Stato italiani, vol. IV, S-Z, Roma 1994, 1188-1212, 1234-1237
Redazione e revisione:- Bonzanino Paola, 2021/01/21, prima redazione
- SIAS, 2005-04-12, prima redazione in SIAS