Date di esistenza: 1815 - 1860
Sedi: Napoli
Intestazioni di autorità:- Ministero della polizia generale, Napoli (1815 - 1860), SIUSA/NIERA
Condizione giuridica: Tipologia:Note storiche:Conservato provvisoriamente dopo la restaurazione con il decreto del 4 giugno 1815 e poi abolito con la legge del 10 gennaio 1817 sulla riorganizzazione dei ministeri, il Ministero della polizia generale fu di fatto soppresso soltanto con il successivo decreto del 20 novembre 1819, che lo sostituì con una Direzione generale, dipendente dal Ministero di grazia e giustizia per le competenze in materia di polizia giudiziaria e dal Ministero degli affari interni per quelle relative all'ordine pubblico e alla polizia amministrativa. Una distinta Direzione generale di polizia era istituita invece per la Sicilia, alle dipendenze del Luogotenente generale del re, che però poteva risolvere gli affari d'intesa con i ministeri di grazia e giustizia e degli affari interni napoletani. Ricostituito, dopo il nonimestre costituzionale del 1820-1821, con decreto dell'11 aprile 1821, il Ministero della polizia generale fu nuovamente soppresso il 28 luglio dello stesso anno e sostituito da una Commissione generale di polizia alle dipendenze del Ministero di grazia e giustizia. Ripristinato il 5 giugno 1822 con decreto del 15 giugno 1824 ne fu ridefinita la struttura organizzativa, che risultò articolata in tre ripartimenti. Al primo, che curava gli affari relativi alla capitale, era anche unito il Segretariato o Gabinetto per gli affari riservati e di maggior rilievo. Il secondo ripartimento provvedeva agli affari riguardanti la provincia di Napoli, il terzo a quelli relativi alle altre province. Il nuovo ordinamento istituito con il decreto del 14 marzo 1840 prevedeva che il Ministero, oltre ad avere un ripartimento in Sicilia presso il Luogotenente generale, si sarebbe articolato in quattro ripartimenti, il primo dei quali sarebbe stato la Segreteria generale, mentre degli altri avrebbe deciso il ministro le attribuzioni. Superato il criterio di attribuire gli affari riguardanti le province ad uno specifico ufficio, le competenze del ministero furono distribuite orizzontalmente fra i diversi ripartimenti. Il primo, diviso in due carichi, provvedeva alle circolari e ai regolamenti di massima, alle nomine del personale di polizia, agli affari relativi alle province, alla salute pubblica, alle informazioni sulla condotta dei funzionari civili e ecclesiastici, alla statistica e al censimento, alle ordinanze di polizia per le province, alla redazione dei rapporti generali sugli avvenimenti da inviare al ministro presidente del Consiglio dei ministri, all'archivio generale del ministero. Il secondo ripartimento, anch'esso articolato in due carichi, curava l'ordine pubblico della capitale e della provincia di Napoli, l'istruzione pubblica, la vigilanza su teatri e spettacoli, su mendici e vagabondi, sulle prigioni, sull'arrivo e sulla partenza di regnicoli e esteri. Al terzo ripartimento, articolato, come i precedenti, in due carichi, era affidata la vigilanza sugli studenti che si recavano a Napoli per completare gli studi, sui corpi di polizia, sulle feste religiose civili, la revisione delle opere a stampa periodiche e sugli opuscoli, il rilascio dei passaporti per l'estero. Il quarto ripartimento infine si occupava degli affari riguardanti la Gendarmeria reale. A seguito di questa riorganizzazione, nel 1841, riconosciuti gli inconvenienti della separazione degli archivi dei ripartimenti, fu costituito un archivio unico di tutta la documentazione appartenente al ministero.
[espandi/riduci]Una delle prime conquiste del rivolgimento politico del gennaio 1848 fu l'ennesima soppressione di questo odiato ministero di polizia, che fu ridotto al livello di un ramo del Ministero degli affari interni (r.d. 26 gennaio 1848).
Ricostituito con decreto del 4 novembre 1852, il Ministero della polizia generale risultò articolato in tre ripartimenti, più un ripartimento per il Segretariato e l'alta polizia. A quest'ultimo furono affidati, oltre agli affari riservati, la revisione delle opere periodiche a stampa e degli opuscoli, la vigilanza sull'arrivo e sulla partenza di regnicoli e di forestieri, le informazioni sulla condotta di funzionari civili e ecclesiastici e le misure di prevenzione. Il primo ripartimento curava le circolari, i regolamenti e le ordinanze di massima, gli affari relativi alle province, l'archivio dei tre ripartimenti. Il secondo ripartimento si occupava dell'ordine pubblico nella capitale e nella sua provincia, di tutti gli affari di polizia giudiziaria, ordinaria e amministrativa di Napoli e della sua provincia che non fossero già di pertinenza del Segretariato, degli scavi d'antichità, dei passaporti, della Colonia di Tremiti e della vigilanza sui sospetti. Il terzo ripartimento infine era incaricato dello stato discusso del Ministero, della salute pubblica, della vigilanza su teatri e spettacoli per tutto il regno, delle carte di passaggio e di soggiorno, delle feste pubbliche, delle prigioni, dei permessi per gli esercenti, della vigilanza sulle reali riserve, su fiere e mercati e sul meretricio.
Il 27 giugno del 1860 il Ministero della polizia generale fu soppresso e le sue attribuzioni furono assorbite dal nuovo Ministero dell'interno e della polizia generale.
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Complessi archivistici prodotti:Redazione e revisione:- Calcagno Francesca Chiara, 13/11/2024, revisione