Date di esistenza: 1814 giu. 27 - 1848 mar. 9
Sedi: Firenze
Intestazioni di autorità:- Commissario di quartiere, Firenze (1814 - 1848), Regole SIASFi; SIUSA/NIERA
Note storiche:Il provvedimento del commissario plenipotenziario Giuseppe Rospigliosi del 27 giugno 1814 aboliva le prefetture e sottoprefetture napoleoniche e attribuiva alla Presidenza del buon governo, ripristinata il 1° maggio 1814, le competenze di polizia di controllo e di vigilanza su tutte le attività e magistrature del Granducato di Toscana negli affari di governo e di polizia.
Il 27 giugno 1814 venivano ripristinati a Firenze i Commissari di quartiere nel numero di tre (uno per i quartieri di S. Maria Novella e S. Giovanni, uno per S. Croce e uno per S. Spirito) rivestiti delle medesime facoltà rispetto agli affari di Polizia che gli erano state conferite con la Legge de 26 Maggio 1777 e le successive. Gli erano inoltre delegate le attribuzioni dei sei Giudici di pace e del Tribunale di semplice Polizia di Firenze.
In merito agli Esecutori di polizia a partire dal primo luglio successivo venivano nuovamente istituiti con tutte le attribuzioni che avevano e nuovamente posti sotto la direzione in Firenze dell’Ispettore di Polizia che veniva incaricato, di concerto con i suoi caposquadra, per completare le loro squadre, di utilizzare gli uomini appartenenti alle Guardie ausiliarie di polizia francesi e di assumerne di nuovi.
[espandi/riduci]Con notificazione della Presidenza del buon governo del 4 Luglio 1814 veniva definita la circoscrizione territoriale dei tre Commissariati:
S. Croce - parte della città a nord dell’Arno e a destra della via che dal Ponte vecchio conduce a S. Gallo;
S. Maria Novella - parte a nord dell’Arno e a sinistra della via suddetta;
S. Spirito - tutto l’Oltrarno, compresi i ponti.
Veniva inoltre ribadita la loro competenza negli affari che erano stati dei soppressi Giudici di pace secondo il circondario assegnatogli e l’obbligo di denuncia dei forestieri all’Ispettore di Polizia.
Con notifica della Presidenza del buon governo del 16 luglio veniva definito l’ambito giurisdizionale dei tre Commissari di quartiere alle cause civili non superiori alle duecento lire e alle miste sino a qualunque somma. Per quelle inferiori alle duecento non era previsto appello, per le altre, oltre tale somma, era possibile l’appello presso il Tribunale di prima istanza francese ancora vigente. Erano ancora delegati a loro i Consigli di famiglia e la richiesta per l’interdizione dei dementi.
Con la riforma dei Tribunali del 13 ottobre 1814 veniva creato in Firenze al posto del francese Tribunale di I istanza il Magistrato supremo civile al quale competevano le cause sommarie, ordinarie, esecutive, civili e miste della Città di Firenze e del territorio compreso nelle sette antiche Podesterie di Campi, S. Casciano, Fiesole, Galluzzo, Lastra, Bagno a Ripoli, e Sesto, divenute Podesterie suburbane con a capo un Coadiutore o Podestà minore, escluse quelle di un merito inferiore a lire duecento di competenza dei Commissari di Quartiere e dei loro Coadiutori.
L’appello per le cause miste superiori le duecento lire decise in prima istanza dai Commissari di quartiere era portato alla Rota di prime appellazioni della Città di Firenze.
La notificazione della Presidenza del buon governo del 7 novembre 1814 definiva le competenze dei sette Coadiutori dei Commissari, o Podestà minori, nei territori suburbani della città di Firenze. Essi avevano, oltre alla competenza giuridica già definita nella legge di riforma dei tribunali, tutte le incombenze di polizia nel loro territorio. Erano dipendenti dai rispettivi Commissari così come gli altri Podestà dipendevano dai Vicari regi. Veniva anche definita l’appartenenza ai tre Commissariati di Firenze; Bagno a Ripoli e Fiesole del Commissario Quartiere di S. Croce, Sesto e Campi del Commissario del Quartiere di S. M. Novella, Lastra a Signa, Galluzzo e S. Casciano del Commissario di Quartiere di S. Spirito.
Le sette Podesterie suburbane dovevano corrispondere periodicamente con il rispettivo Commissariato rimettendogli rapporti settimanali che il Commissario doveva poi trasmettere ogni settimana alla Presidenza del Buon governo. I Commissari inoltre dovevano ogni giorno trasmettere alla stessa rapporto su ciò che riguardava il quartiere a loro assegnato. In merito alla loro giurisdizione, a variazione della legge del 26 maggio, gli rimaneva solo quella relativa al loro quartiere, quella delle sette podesterie suburbane veniva affidata ai Coadiutori che dovevano rimettere al loro Commissariato nota delle cause miste.
I Commissari, che erano una sorta di magistrati intermedi tra i Podestà e i Vicari, avevano la minore giurisdizione civile (decidevano le cause di valore non superiore alle lire duecento) e funzioni di polizia, “di potestà economica” e di prime indagini ed effettuavano gli atti istruttori in cause criminali.
Con notificazione del 10 aprile 1816 per permettergli di dedicarsi maggiormente agli affari di polizia e buongoverno venivano alleggerite le loro funzioni giurisdizionali riducendo la loro competenza nelle cause sommarie, ordinarie, esecutive, civili e miste ad un valore non superiore alle lire settanta; le cause fino al valore di lire cinquanta erano inappellabili, le altre potevano essere giudicate in seconda istanza dal Ruota civile di prima appellazione. Le cause di valore superiore dalle settanta alle duecento lire erano affidate al Magistrato supremo.
Col motuproprio 11 settembre 1832 veniva regolato l’esercizio delle loro funzioni di “potestà economica” (con erogazione di pene fino al carcere per otto giorni, multe fino a cento lire, fustigazione in privato).
La riforma dei Tribunali toscani 2 agosto 1838 confermava sostanzialmente le prerogative di polizia e di “potestà economica” dei Commissari, mentre la creazione per la giurisdizione civile dei Giudici civili e per quella criminale del Giudice direttore degli atti criminali sottraeva ai Commissari di quartiere le incombenze giuridiche. La riforma specificava le funzioni dei Commissari, come anche dei Vicari e dei Podestà, in ordine alla istruzione dei processi criminali, in quanto ministri di polizia giudiziaria: ai Commissari competeva, nell’ambito del loro territorio, compiere i primi atti di ricerca dei criminali e delle prove, di indagine, di perquisizione, di “accesso”, la compilazione dei processi verbali delle operazioni, da rimettere ai Direttori degli atti criminali; dovevano poi trasmettere copia di ogni denunzia e referto in merito ai delitti e alle trasgressioni al regio Procuratore. Il regio Procuratore poteva loro richiedere indagini o supplementi di atti.
Il 3 dicembre 1840, con notificazione della Real Consulta, per uniformare la trattazione degli affari di polizia e buon governo del Compartimento fiorentino con gli altri compartimenti dello Stato, dove erano stati istituiti con il decreto di Giuseppe Rospigliosi del 27 giugno del 1814 dei superiori organi di polizia attraverso la creazione dei Commissari regi e successivamente, regolamentati nel 1816 e ulteriormente con le riforme dei tribunali del 1838, veniva creato un Commissario regio del Compartimento fiorentino con le medesime attribuzioni degli altri Commissari regi e con competenza territoriale comprensiva dei Commissariati di quartiere della città di Firenze e dei Vicariati di Prato, San Giovanni Valdarno e San Miniato.
A Firenze i quattro Commissariati venivano soppressi a seguito della riforma 9 marzo 1848 e sostituiti da quattro Delegati di governo.
Relazioni con altri soggetti produttori:- Tribunale di semplice polizia di Firenze, predecessore, 1808 lug. 23 - 1814 giu. 27
- Presidenza del Buongoverno, sovraordinato, 1814 mag. 1 - 1840 dic. 3
- Commissariato regio del compartimento fiorentino, sovraordinato, 1840 dic. 3 - 1848 mar. 9
- Podesteria di Lastra a Signa, dipendente, 1784 giu. 12 - 1808 lug. 23
- Podesteria di San Casciano (Restaurazione), dipendente, 1814 ott. 13 - 1848 mar. 9
- Podesteria di Bagno a Ripoli (Restaurazione), dipendente, 1814 nov. 7 - 1848 mar. 9
- Podesteria del Galluzzo (Restaurazione), collegato, 1814 nov. 7 - 1848 mar. 9
- Podesteria di Campi (Restaurazione), collegato, 1814 nov. 7 - 1848 mar. 9
- Podesteria di Lastra a Signa (Restaurazione), collegato, 1814 nov. 7 - 1848 mar. 9
- Podesteria di Greve (Restaurazione), collegato, 1838 ago. 2 - 1848 mar. 9
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Complessi archivistici prodotti:Fonti:- Bandi e ordini di S.A.R. da osservarsi nel Granducato di Toscana stampati in Firenze e pubblicati [...] raccolti in un codice coll'ordine successivo de' tempi e sommario de' medesimi disposto con ordine alfabetico di materie e tribunali, vol. 21 n. CLXV - Firenze: Stamperia Imperiale, 13 ottobre 1814
- Bandi e ordini di S.A.R. da osservarsi nel Granducato di Toscana stampati in Firenze e pubblicati [...] raccolti in un codice coll'ordine successivo de' tempi e sommario de' medesimi disposto con ordine alfabetico di materie e tribunali, vol. 21 n. LVII - Firenze: Stamperia Imperiale, 27 giugno 1814
- Bandi e ordini di S.A.R. da osservarsi nel Granducato di Toscana stampati in Firenze e pubblicati [...] raccolti in un codice coll'ordine successivo de' tempi e sommario de' medesimi disposto con ordine alfabetico di materie e tribunali, vol. 21, n. CLXXVI, 7 novembre 1814
- Bandi e ordini di S.A.R. da osservarsi nel Granducato di Toscana stampati in Firenze e pubblicati [...] raccolti in un codice coll'ordine successivo de' tempi e sommario de' medesimi disposto con ordine alfabetico di materie e tribunali, vol. 23 n. XLI - Firenze: Stamperia Imperiale, 10 aprile 1816
- Bandi e ordini di S.A.R. da osservarsi nel Granducato di Toscana stampati in Firenze e pubblicati [...] raccolti in un codice coll'ordine successivo de' tempi e sommario de' medesimi disposto con ordine alfabetico di materie e tribunali, vol. 45, n. XLIII. Firenze: Stamperia Imperiale, 2 agosto 1838
- Bandi e ordini di S.A.R. da osservarsi nel Granducato di Toscana stampati in Firenze e pubblicati...raccolti in un codice coll'ordine successivo de' tempi e sommario de' medesimi disposto con ordine alfabetico di materie e tribunali, vol. 55 n. LXXXVIII, 9 marzo 1848, Firenze: Stamperia Imperiale.
Bibliografia:- Vittorio Biotti, Repertorio delle Magistrature toscane della Restaurazione, 1987
Redazione e revisione:- Conti Paola, 2024/04/24, integrazione successiva