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Sistema informativo degli Archivi di Stato

Real corpo d'artiglieria

Date di esistenza: 1815 - 1860

Sedi: Napoli

Intestazioni di autorità:
  • Real corpo d'artiglieria, Napoli (1815 - 1860), SIUSA/NIERA

Condizione giuridica:
  • pubblico

Tipologia:
  • preunitario

Note storiche:
Questo Corpo, già esistente nella prima età borbonica, si compone, secondo l'organico del 21 di giugno 1833, di due sotto ispettori, di quattordici Direzioni, delle quali cinque degli stabilimenti, e nove locali, di due reggimenti di artiglieria a piedi, di una compagnia di artiglieria a cavallo, di una brigata di artefici armieri e pontonieri, di un battaglione del treno, di un corpo politico militare e di un Corpo di artiglieri littorali. I due sotto ispettori sono ufficiali superiori dello stato maggiore del Corpo reale di artiglieria. Essi perciò debbono prestarsi semplicemente a rendere dei servizi di movimento per niente legati, anzi distaccati affatto dal servizio di contabilità, materia e finanza, ma bensì agli altri complessivi per servire di assicurazione all'andamento effettivo dell'arma di artiglieria: quindi debbono sorvegliare gli andamenti delle manifatture, correggerne i difetti, proporre le migliorie che credono di doversi introdurre con dei progetti da sottomettersi alla discussione del Consiglio generale di artiglieria, recarsi sul luogo per esaminare ocularmente le operazioni che si eseguono, verificare localmente le questioni che potranno avvenire nel servizio sia particolare, sia misto, disimpegnare tutte quelle commessioni che dal di rettore generale dei Corpi facoltativi si stimerà loro dare tanto del materiale dell'arma, che del personale, allorchè avranno eseguiti gli incarichi ricevuti dalla Direzione generale anzidetta, avanzarne i rapporti per mezzo dei rispettivi ispettori, onde colle osservazioni che questi giudicheranno di aggiungervi pel buon andamento del real servizio, pervengano al direttor generale dei Corpi facoltativi e finalmente il sotto ispettore delle provincie al di qua del Faro è parte integrante del suddetto Consiglio generale, essendo il vero relatore dei su indicati progetti. Le cinque Direzioni degli stabilimenti hanno per ciascuna un consiglio di amministrazione, il quale riunisce l'amministrazione, finanza e materia dello stabilimento con le rispettive dipendenze. La prima, che comprende l'arsenale di Napoli, la ferriera di Poggioreale, ed il laboratorio dei fuochisti in Posillipo, adempie tutte le costruzioni necessarie, sia in macchinario attenente al servizio di artiglieria in campagna, negli assedi e nelle piazze o forti, del pari che a 'trasporti e bagagli dell'armata, sia in munizioni da guerra per diversi treni dell'arma, e per tutti i Corpi del real esercito. La seconda, che comprende la fonderia e la barena stabilita in Napoli, esegue la fusione delle diverse bocche a fuoco in bronzo e le piccole fusioni a crogiuoli tanto in bronzo che in ferro di piccoli oggetti per servizio degli altri stabilimenti e dipendenze dell'arma. La terza, che comprende la sala e montatura d'armi stabilite in Napoli, ha per oggetto la costruzione dei tenieri, le guarnizioni diverse, e quanto altro occorre alla montatura che esegue delle armi portatili da fuoco e bianche necessarie per le reali truppe, tenendone competente deposito in sala d'armi. La quarta, che comprende la fabbrica d’armi e l'annessavi ferriera stabilita in Torre Annunziata, adempie alla fabbricazione delle canne, piastrine, baionette e bacchette per armi portatili da fuoco, come anche alla costruzione delle lame diverse per armi bianche di munizioni. La quinta incardinata al corpo reale di artiglieria dal1 gennaio 1808, abbraccia le miniere di ferro presso Pozzano, di piombo presso Campoli, e di grafite presso Olivadi, la fonderia di Mongiana, quella nascente Ferdinandea, i boschi di Denami e Stilo, le strade, le macchine idrauliche di quattro raffinerie, due maglietti ed un laminiero, i fiumi e canali corrispondenti, tutte le manifatture in ferro colato e duttile per uso della guerra e del commercio, i depositi di artiglieria e di smaltimento di ferro al Pizzo, e gli altri depositi militari e civili in ambo i reali domini ed il governo degli impiegati, truppa, lavoratori costituenti una colonia politica militare addetta a tal servizio. È insomma uno stabilimento metallurgico interessante allo Stato sia per bisogni del ramo di guerra e marina, che per l’incoraggiamento delle indigene manifatture e del commercio.
Ciascuna delle nove Direzioni locali è destinata a dirigerne il servizio, concentrandone l'amministrazione presso il Consiglio di amministrazione preseduto dal direttore, regolando l'armamento, l'approvvigionamento e tutt'altro che ha relazione alla tenuta del materiale di tutti i luoghi fortificati, compresi nel perimetro della Direzione.

Contesti storico-istituzionali di appartenenza:

Complessi archivistici prodotti:

Redazione e revisione:
  • Calcagno Francesca Chiara, 01/03/2023, revisione