Altre denominazioni:- Achivio notarile di Finale, 1756 - 1879
Date di esistenza: 1756 - 1958
Sedi: Finale Emilia (Modena)
Intestazioni di autorità:- Archivio notarile di Finale (1756 - 1879), SIUSA/NIERA
- Archivio notarile mandamentale di Finale Emilia (1879 - 1958), SIUSA/NIERA
Condizione giuridica: Tipologia:- archivio notarile/notaio/studio notarile
Note storiche:A Finale l'archivio notarile fu istituito nel 1756 e nei Capitoli per il suo funzionamento, approvati il 17 dicembre 1755 e riformati nel 1762, era previsto l’obbligo della consegna da parte dei notai delle copie autentiche dei loro rogiti, che venivano repertoriate e conservate senza essere trascritte su registri; era prevista inoltre la consegna dei protocolli ed altri atti dei notai cessati. Tale prassi non fu modificata dalla normativa generale del 10 gennaio 1772, emanata dal duca Francesco III in materia di archivi notarili, valida per tutti gli stati estensi, che stabiliva l’istituzione di tre soli archivi pubblici sul territorio ducale (Modena, Reggio e Castelnuovo di Garfagnana), nei quali dovevano essere concentrati tutti i protocolli notarili esistenti presso notai, privati o enti, e quelli esistenti presso gli archivi notarili funzionanti fino a quella data. Nonostante ciò, l’archivio notarile di Finale, che non aveva fino ad allora trasferito nessun documento a Modena, fu ripristinato il 5 maggio 1777. Nel 1779 l'Archivio esercitava la propria giurisdizione sui notai di Finale e della località Ca' Bianca. Con decreto del 7 marzo 1786 il duca Ercole Rinaldo III ribadì la ripartizione del territorio della provincia di Modena in sei archivi pubblici di cui uno principale, a Modena, e cinque secondari sul territorio, ad esso collegati, tra cui Finale. Tutti gli archivi, sia il principale sia i secondari, erano retti da una propria autonoma Congregazione ed avevano la duplice natura di "registri" di atti di notai in attività, con l'obbligo per gli archivi secondari di inviare semestralmente al principale copia autentica di tutti gli atti rogati presentati dai notai al proprio archivio di appartenenza, e di "depositi" di atti di notai cessati che andavano versati nell'archivio pubblico dal quale i notai dipendevano. Dopo la parentesi napoleonica, durante la quale di fatto la situazione rimase immutata benché fosse prevista l’esistenza di un unico "Archivio generale" per ogni Dipartimento, Francesco IV con Regolamento del 14 settembre 1815 ripristinò la situazione anteriore al 1796 istituendo tre "Archivi generali" (Modena, Reggio, Castelnuovo di Garfagnana) e vari archivi "subalterni", di cui cinque nel modenese incluso Finale. Tutti gli archivi, generali e subalterni, furono sottoposti alla supervisione del potere giudiziario e al governo della Congregazioni generali d’Archivio che avevano sede nel capoluogo di Provincia. Gli archivi subalterni dovevano inoltre far confluire nell’Archivio generale tutte le scritture notarili e i rogiti originali dei notai defunti, mentre i notai viventi dovevano trasmettere un indice delle proprie scritture e servirsi di protocolli sui quali scrivere per esteso i contratti e i testamenti che producevano.
Con r.d. 11 maggio 1879, n. 4874 (serie 2°), ai sensi della legge sul notariato del 25 luglio 1875, che disciplinò la materia in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, l’Archivio notarile subalterno di Finale fu soppresso e concentrato nell’Archivio notarile distrettuale di Modena. La soppressione fu revocata con r.d. del 13 ottobre 1879, n. 5121 (serie 2°) con la costituzione dell'Archivio notarile mandamentale, con giurisdizione sui comuni di Finale Emilia, San Felice sul Panaro e Camposanto.
Considerando che di fatto aveva cessato da tempo di funzionare e che tutto il materiale era stato depositato presso l'Archivio di Stato di Modena, l'Archivio fu formalmente soppresso con D.P.R. 18 ottobre 1958, n. 1042 (pubblicato sulla GU Serie generale n. 290 del 2 dicembre 1958).
Relazioni con altri soggetti produttori:Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Profili istituzionali di riferimento:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- A. SPAGGIARI, Cenni storici sugli archivi notarili degli Stati dei duchi di Modena e Reggio, in «Atti e memorie della Deputazione di storia patria per le antiche province modenesi», XI (1980), n. 2, pp. 207-226
Redazione e revisione:- Menghi Sartorio Barbara, 2021/12/05, prima redazione